Castellina in Chianti

Arroccata su una collina, una sosta a Castellina non può prescindere da una visita in una delle numerose enoteche e da un assaggio dei salumi qui prodotti.
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Castellina è più che arroccata, poggiata sul suo colligiano giaciglio. Nel paese ci attende una serie di palazzi patrizi ristrutturazione di presidi militari edificati prima dai sodali dei conti Guidi che dalla Garfagnana d’origine si spinsero fin nel cuore di Toscana tentando di controllarla per via diplomatica o direttamente militare, e successivamente dai fiorentini sempre in guardia contro i senesi. Il cuore dell’abitato è costituito dall’antica Rocca progettata nella seconda metà del Quattrocento da Giuliano da Sangallo , sommo architetto di cui il Vasari traccia ampia.

In via Ferruccio si ha invece il senso dell’opulenza passata di Castellina. Ed è proprio al termine di questa strada, al bivio che conduce alla Rocca, che si trova la chiesa di San Salvatore in stile neoromanico, ricostruita dopo la distruzione dell’ultima Guerra Mondiale.
La sosta a Castellina ovviamente può prevedere nelle numerose enoteche degustazione di vini, ma anche l’approccio con la grande arte norcina del Chianti capace di offrire salumi di raro pregio e sapori indimenticabili.

Storia

Di origine etrusca, Castellina in Chianti giocò un ruolo primario per la sua posizione chiave di collegamento tra le città etrusche meridionali ed il Nord. Nel 1200 passa nella sfera di influenza di Firenze, dopo essere stata feudo dei Signori del Trebbio, di cui fu presidio militare, soprattutto per la vicinanza geografica a Siena, nemica storica di Firenze. In questo periodo è capoluogo della Lega del Chianti, comprendente i territori di Gaiole in Chianti e Radda in Chianti, il cui emblema è un gallo nero, lo stesso riprodotto nello stemma del Comune di Castellina. Nel 1500 diventa definitivamente parte del Granducato di Toscana, perdendo il suo carattere strategico-militare e trasformandosi in centro agricolo: le sue colline si ricoprono di fattorie e casolari.

Nel 1944, durante la II Guerra Mondiale Castellina subì la ritirata delle truppe tedesche, che vi posero una linea di confine, distruggendo l’antica porta fiorentina e la chiesa di San Salvatore. Il secolare ruolo strategico militare di Castellina è rappresentato dalla quattrocentesca Rocca Comunale che ospita un Antiquarium con reperti etruschi, nel cui cortile si può ammirare il pozzo. La Rocca faceva parte delle mura costruite dai fiorentini, mura che cingevano tutto il paese, interrotte solo dalle due porte orientate una verso Siena, l’altra verso Firenze.
Il centro storico ha un impianto medievale di cui è testimonianza Via delle Volte, una strada coperta addossata alle antiche mura.

Cosa vedere nei dintorni di Castellina in Chianti

Castello di Monteranno

I ruderi di Monternano si raggiungono seguendo una diramazione secondaria del tratto della SS429 di Val d’Elsa che congiunge Poggibonsi a Castellina in Chianti. Il bivio, che immette in una stradella sterrata, si trova sulla destra dopo circa 6 km. per chi proviene da Castellina [da questa direzione è più facilmente identificabile], e porta il cartello segnaletico-turistico per la Pieve di Cispiano. Passata detta località si prosegue e, poche centinaia di metri dopo che la stradella inizia a scendere, si gira a destra all’indicazione per La Spedda/Monternano.Dopo circa 1,5 km., percorso immersi nel bosco, la strada termina presso una casa torre [proprietà privata] difronte alla quale si erge ciò che resta del castello. Monternano fu uno dei più potenti e vasti castelli della Val d’Elsa, nominato fin dal 1089 in un atto di donazione dalla Contessa Mingarda di Morando a un certo Giovanni di Benzo, confermato poi in feudo ai Conti Guidi dagli imperatori Arrigo VI e Federico II. Da questi quali passò alla famiglia senese degli Squarcialupi divenendone la roccaforte principale.

La posizione di Monternano [precedentemente noto anche con i nomi di Montennano, Mortennano e Montennana], sul confine fra i territori delle Repubbliche Senese e Fiorentina, era strategicamente di primaria importanza: posto lungo il versante meridionale dei rilievi montuosi che dal Chianti scendono nella Val d’Elsa, su uno sperone roccioso sopra il borro del torrente Strolla dal quale esercitava il controllo di due arterie fondamentali della viabilità medievale come la via Francigena, nella sottostante val d’Elsa, e la strada di Giogoli, nel Chianti senese.

Insieme alla vicina Poggibonsi costituiva uno sbarramento inespugnabile alle incursioni Fiorentine verso sud. Già nel 1201 l’esercito della città del giglio attaccò Monternano danneggiandolo gravemente, ma fu nel 1220, adducendo la scusa che alcuni mercanti di Firenze erano stati depredati dagli Squarcialupi, che la possente rocca fu espugnata e rasa praticamente al suolo.

Rocca di Castellina in Chianti

È una massiccia costruzione che sorge sulla piazza principale con un torrione trecentesco merlato dalla cui sommità si puo ammirare un notevole paesaggio chiantigiano. All’interno è sede di un piccolo museo etrusco. Quest’area del Chianti fu abitata fin dall’antichità. Sulla base di recenti scavi, sembra esistesse un’insediamento Etrusco fra Casa Vico e Salivolpe, località a poche centinaia di metri di distanza dall’attuale abitato di Castellina, ipotesi avvalorata dalla scoperta di quattro tombe ipogee del VII-VI secolo avanti Cristo sul poggio di Montecalvario. In seguito la zona fu sede anche di un centro Romano distrutto durante le invasioni dei Galli.

Le prime memorie scritte risalgono però al medioevo, nel XI° secolo Castellina era nominata come insediamento dipendente dal vicino castello del Trebbio (corrispondente alla odierna località di Trebbia in comune di Radda in Chianti) sotto il controllo dei conti Guidi, ai quali si deve la costruzione delle prime fortificazioni. All’epoca la località era conosciuta come ‘Castellina de’ Trebbiesi’.

Già nel 1193 il castello, grazie ad un’accordo firmato dai signori del Trebbio, fu presidiato dai fiorentini. Alla metà del 1200 Castellina entrò a far parte della Lega del Chianti e successivamente divenne capoluogo di uno dei terzieri (gli altri due avevano a capo Radda e Gaiole) nei quali la lega fu suddivisa, quello chiamato appunto ‘Terzo di Castellina’. Come noto il Chianti fu per tutto il medioevo terreno di scontri e contese fra le potenze di Firenze e Siena. Castellina, a dominio della strada di crinale che collegava le due città, era una delle più avanzate roccaforti fiorentine, di conseguenza strategicamente molto importante.

Nel 1397 il castello venne distrutto dalle truppe del duca di Milano, alleate con i senesi. Pochi anni dopo, nel 1400, la Repubblica Fiorentina decise di rafforzarne le difese con la costruzione di una cerchia muraria più larga e massiccia, con forma a esagono irregolare, intervallata da numerose torri quadrate, dotata di due porte, una verso Siena e l’altra verso Firenze, e coronata, nel punto più alto dell’abitato, da un poderoso cassero merlato rettangolare dotato di mura scarpate. Delle mura e delle torri restano ampi tratti che racchiudono ancora l’abitato (sebbene in più punti inglobate nelle abitazioni), le due porte sono purtroppo attualmente non piu’ esistenti, quella fiorentina e’ stata distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale [quella che vediamo oggi è un’apertura postuma nel tracciato murario]. Il cassero, formato da due corpi di fabbrica quadrati, con le sue alte mura, è in perfette condizioni, grazie ad un’accurata opera di restauro dell’inizio del secolo, oggi è sede del comune.

Questa serie di potenti fortificazioni ebbe il battesimo del fuoco nel 1452 resistendo per ben 44 giorni all’assedio del duca di Calabria. Sembra che in questo periodo Castellina sia stata rafforzata ulteriormente dal grande architetto Mediceo Giuliano da Sangallo. Nonostante ciò nel 1478 il castello capitolò all’attacco dell’esercito Aragonese e, come quelli vicini, fu saccheggiato e semidistrutto. Nel 1483 Castellina tornò definitivamente in mano ai fiorentini.

Nel 1774 la Lega del Chianti fu abolita ma il territorio della nuova ‘Comunità di Castellina’, nata dalle riforme volute dal Granduca Pietro Leopoldo, come del resto l’attuale comune oggi in provincia di Siena, coincise quasi perfettamente con l’antico Terziere. Un breve tragico evento di guerra vide protagonista Castellina nel 1944, le truppe tedesche in ritirata, favorite dalle asperità del terreno, approntarono una linea di difesa che provocò decine di morti fra la popolazione civile e notevoli distruzioni.

Tumulo di Montecalvario

A breve distanza sulla statale 222 si incontra questo sito archeologico composto da quattro tombe ipogee risalenti al VII-VI sec. A.C. Rimangono i dromos d’ingresso e di 2 tombe anche la camera sepolcrale.

Meteo Castellina in Chianti

Che tempo fa a Castellina in Chianti? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Castellina in Chianti nei prossimi giorni.

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Dove dormire a Castellina in Chianti

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