Tra Firenze e Pisa, disposto sulle cime di ben tre colli, fa bella mostra di sè il borgo medievale di San Miniato, nucleo storico di un comune che oggi conta poco meno di 30 mila abitanti. Geograficamente parte della Bassa Valdelsa fiorentina, ma amministrativamente parte della provincia di Pisa, San Miniato è una meta molto interessante da visitare durante un tour della Toscana, grazie al fascino del suo borgo storico, ma anche perchè è qui che gli appassionati di tartufo troveranno il loro paradiso, poichè San Miniato è una delle località toscane più rilevanti per la produzione e il commercio del prezioso fungo.
San Miniato è quindi una destinazione valida tutto l’anno, sia durante la bella stagione, quando le giornate calde e lunghe invogliano a stare all’aria aperta, sia durante l’autunno, quando la star indiscussa è il tartufo, fino all’inverno, quando la città viene allestita a festa con decorazioni natalizie.
Potrete decidere di visitare San Miniato e sfruttarla come base dove dormire per esplorare i dintorni di questa parte della Toscana, oppure arrivarci in gita di un giorno da Firenze o da Pisa, grazie alla sua vicinanza rispetto alle grandi arterie di comunicazione. Qualunque sia la scelta che intendete fare, in questa guida scoprirete tutto quello che serve per organizzare la visita di San Miniato al meglio.
Le cose da vedere a San Miniato sono situate praticamente tutte nel centro storico, che si gira comodamente a piedi. Ecco quali sono le principali, per non perdersene nemmeno una.
Il duomo di San Miniato, ufficialmente cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, è il luogo di culto più importante della città. Le sue origini sono moilto antiche, in quanto la costruzione iniziò addirittura nel XII secolo. Si trova in piazza Prato del Duomo, cuore del nucleo antico del paese.
All’esterno il duomo ha una facciata a salienti in mattoncini rossi, con tre portali risalenti al Cinquecento. Alle spalle della cattedrale vi è il campanile a pianta rettangolare, o torre di Matilde, che ha questo nome poichè secondo un’antica leggenda è qui che nacque Matilde di Canossa.
L’interno del duomo di San Miniato è molto bello, con decorazioni barocche e una pianta a croce latina divisa in tre navate. Vi sono molte sculture e opere d’arte, oltre a bassorilievi e monumenti funebri. All’inizio della navata vi è la fonte battesimale in marmo, scolpita da Giovan Battista Sandrini nel 1639.
Molto interessanti anche i quadri appesi alle pareti, tra cui le pale d’altare della Deposizione di Cristo, opera di Francesco d’Agnolo detto Lo Spillo, fratello di Andrea del Sarto. Ineressanti anche l’Adorazione dei pastori di Aurelio Lomi e la Resurrezione di Lazzaro, di Cosimo Gamberucci.
Il duomo di San Miniato è legato anche ad una pagina tristissima della Seconda guerra mondiale: il 22 luglio 1944 infatti un proiettile d’artiglieria USA entrò nella chiesa uccidendo 55 persone, radunate sul sagrato dai tedeschi che occupavano la città. Per commemorare l’evento, all’interno del duomo vi è una lapide che ricorda coloro che persero la vita in questo tragico evento.
Il vescovo di San Miniato vive presso il Palazzo Vescovile, un elegante edificio la cui costruzione ebbe inizio nel XIII secolo con due torri, denominate torre Palleoni e torre dei Capitani del Popolo. Il palazzo Vescovile è stato più volte ristrutturato durante la sua storia secolare: le torri furono abbattute nel 1746, quando fu realizzato il portale di pietra e le rampe d’accesso. L’ultima ristrutturazione, i cui risultati sono visibili anche oggi, risale soltanto al 1977.
Il palazzo Vescovile si trova sulla piazza del prato del Duomo, ed è qui che si ha l’accesso principale con la bella facciata, mentre il retro, che conserva uno stile più antico, è affacciato su piazza della Repubblica. All’interno del palazzo, è molto interessante la cappella dell’Assunta e di San Giovanni Battista, in cui si possono ammirare splendidi affreschi opera di Anton Domenico Bamberini.
Una delle chiese barocche più importanti di San Miniato è la chiesa del Santissimo Crocifisso. Fu costruita in soli 15 anni, dal 1705 al 1718, per conservare un crocifisso risalente al XIII secolo che era ritenuto miracoloso.
La chiesa del Santissimo Crocifisso si trova nel centro storico di San Miniato, a fianco del municipio, raggiungibile tramite una bella scalinata al cui centro si trova un’opera di Francesco Baratta, una statua del Cristo Risorto.
Ma il bello della chiesa è sicuramente l’interno: qui si possono ammirare affreschi che ricoprono quasi completamente le pareti, tra cui molti raffiguranti scene della vita di Cristo opera di Anton Domenico Bamberini. Molto belli gli stucchi, le sculture e anche l’altare maggiore, alle cui spalle vi è un dipinto su tavola di Francesco Lanfranchi, il Cristo risorto, che comprende interamente il tabernacolo.
L’ex monastero di Santa Chiara è un sobrio edificio in mattoni rossi risalente al XIV secolo; oggi è sede del conservatorio, istituito nel 1785 come scuola femminile, e della scuola magistrale.
E’ possibile visitare la chiesa antistante l’ex monastero, tramite un portale lungo il fianco sinistro dell’edificio, con un bel soffitto a capriate e tre altari in pietra serena. Sull’altare maggiore si trova una splendida tavola di Jacopo da Empoli, intitolata Immacolata Concezione attorniata da Adamo, Eva, Mosè, David, san Paolo e san Giovanni Battista.
All’interno della sagrestia è poi possibile ammirare alcune opere molto belle, come il Gesù che appare a Maddalena di Cigoli e un reliquiario della famiglia Buonaparte, risalente al XVII secolo.
Molto interessante anche la collezione di arredi tessili ricamati, parte del patrimonio dell’ex convento, opere delle clarisse, mentre all’interno del conservatorio è possibile vedere il crocifisso sagomato di Deodato Orlandi, risalente al 1301.
Il seminario vescovile fu un’istituzione nata in città quando San Miniato divenne sede vescovile, per formare i futuri sacerdoti. Originariamente piccolo alloggio per 12 chierici, venne in seguito ampliato fino ad assumere la forma che ancora oggi è possibile ammirare. Molto bella e caratteristica la sua facciata poliedrica affrescata con motti religiosi in latino, mentre è interessante notare la forma concava dell’edificio, poichè è stato costruito addosso alle mura di cinta della città.
La piazza su cui sorge il seminario vescovile fu in origine nota come piazza del Seminario, e quando l’edificio fu costruito venne deciso di realizzarlo sulla base di strutture pre-esistenti. Ecco perchè al piano terra dell’edificio si possono vedere ancora oggi le vecchie botteghe artigiane risalenti al Trecento, con gli sporti tuttora visibili, su cui i commercianti mettevano in mostra i loro prodotti.
L’ultima delle cose da vedere a San Miniato è il suo simbolo incontrastato: è La Rocca di Federico II, o Torre Federiciana, una torre risalente al XIII secolo e distrutta durante la Seconda guerra mondiale. Venne ricostruita nel 1958 esattamente come l’originale, e oggi, aperta al pubblico, è uno dei principali luoghi della città.
Sorge sulla vetta del più alto dei tre colli che compongono San Miniato, e prende il suo nome da Federico II di Svevia, che fu il responsabile della costruzione di una rocca a protezione della città. Visitandola è possibile arrivare sulla cima, da cui si ammira un bellissimo panorama dove da un lato si può vedere San Miniato dall’alto, con i suoi tetti e le sue chiese, mentre dall’altro la vista spazia su tutto il circondario, con il Valdarno, le colline volterrane, gli Appennini e persino il mare.
Il tartufo di San Miniato è il Tuber Magnatum Pico, detto anche tartufo bianco delle colline sanminiatesi, che qui nasce in abbondanza e di altissima qualità. In città, gli eventi dedicati al tartufo sono di primaria importanza per il suo tessuto economico-sociale, a cominciare dalla Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato, nota semplicemente come Sagra del tartufo di San Miniato. Si tiene sin dal lontano 1969, in piazza del Duomo, gli ultimi tre fine settimana di novembre.
Ma non solo: a corredo della Mostra mercato, vi sono anche una serie di manifestazioni parallele che si tengono nelle varie località del comune, come la festa del tartufo di Corazzano che si tiene la prima domenica di ottobre, la festa del tartufo e del fungo di Balconevisi la terza domenica di ottobre, mentre in primavera è il turno della festa del tartufo marzuolo di Cigoli.
A San Miniato fu anche trovato il tartufo bianco più grande della storia, trovato dal cacciatore Arturo Gallerini e dal suo cane Parigi, e donato nel 1954 al presidente americano Eisenhower, con un peso di ben 2.5 chilogrammi. All’evento è stato dedicato persino un monumento in ferro battuto, realizzato dall’artista Massimiliano Benvenuti.
Il miglior luogo per dormire a San Miniato è sicuramente il suo centro storico: qui si trovano infatti tutti i monumenti d’interesse, e allo stesso tempo vi è abbondanza di ristoranti, bar e negozi per trascorrere qualche ora di svago. Nel centro di San Miniato ci sono piccole strutture a conduzione familiare, tra cui appartamenti gestiti da privati, alcuni B&B e affittacamere.
Negli immediati dintorni ci sono alcuni agriturismi dove dedicarsi al relax più totale a contatto con la natura, mentre se preferite soggiornare in una città dotata di tutti i servizi, Empoli dista soltanto 10 chilometri.
San Miniato è comodissima da raggiungere in auto poichè a breve distanza si trova l’uscita omonima della superstrada Firenze-Pisa-Livorno: appena usciti vi troverete nell’abitato di San Miniato Basso, distante soltanto un paio di chilometri dal centro storico.
Data la sua posizione favorevole, San Miniato è comodamente raggiungibile anche con una gita in giornata: il centro di Firenze dista infatti circa 45-50 minuti, mentre Pisa è distante circa 35-40 minuti. Anche dalla costa toscana è comodo arrivare a San Miniato: ci vogliono 45 minuti da Livorno e circa un’ora da Viareggio.
Chi viaggia con i mezzi pubblici sarà infine felice di sapere che a San Miniato c’è la stazione ferroviaria San Miniato-Fucecchio, da cui transitano i treni regionali sulla linea Firenze-Empoli-Pisa. Si trova in località San Miniato Basso, e da qui, i frequenti autobus urbani (linea 320) vi condurranno fino in centro storico.
Che tempo fa a San Miniato? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a San Miniato nei prossimi giorni.
San Miniato si trova equidistante tra i centri di Firenze e Pisa, ma amministrativamente appartiene a quest'ultima. E' posta in posizione strategica non distante da Empoli e Pontedera, a due passi dallo svincolo della superstrada Firenze-Pisa-Livorno.