La Capraia è raggiungibile da Livorno o dall’Elba ma, essendo abbastanza distante, il traghetto arriva tardi e non è sufficiente organizzare una visita giornaliera; occorre sostare almeno una notte, se si vuole vedere qualcosa. Non ci sono strade vere e proprie: fra il porto e il paese ci sono poche centinaia di metri.
Anche se un piccolo bus fa la spola, l’isola si visita sostanzialmente a piedi.
Anche così, è importante ricordare che non ci sono sorgenti di acqua: meglio pensarci prima e pianificare le escursioni per rientrare in tempo utile, la sera.
Capraia è anche un attracco importante per chi vuole raggiungere la Corsica con una imbarcazione da diporto, perché permette di dividere il viaggio in due tappe, trascorrendo la notte nel piccolo porto. L’isola si presenta come una serie di scogliere aspre e tormentate. Le Riù belle cale sono sul lato sud: Cala del Moreto e soprattutto Cala Rossa, presso Punta dello Zenobito. Cala Rossa è quanto rimane della bocca di un antico vulcano sprofondato in mare, dal colore incredibilmente rosso, che contrasta col blu dell’acqua sottostante. Altre calette si trovano sul versante occidentale: Cala del Reciso, del Fondo e del Vetriolo; quest’ultima è caratterizzata dai “tafoni”, fori prodotti nella roccia dall’azione del vento. L’unica spiaggia sabbiosa è Cala della Mortola, vicino alla punta nord. I percorsi trekking attraversano l’isola sul crinale, dal paese fino a Punta dello Zenobito, per cui le calette sono raggiungibili soltanto via mare. Numerosi gli endemismi floreali, come il fiordaliso di Capraia.
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