La piccola Bolgheri, abitata da poco più di 100 abitanti, è una delle destinazioni più trendy e chic della Toscana. Si tratta di un piccolo borgo in provincia di Livorno, località del comune di Castagneto Carducci, situato alla fine di uno scenografico viale alberato, ed è nota ovunque per i suoi vini rossi che vengono prodotti nella zona.
Nomi grossi come Sassicaia, Ornellaia, Masseto e Guado al Tasso sono infatti ricorrenti tra gli appassionati di enogastronomia e i sommelier, ma forse non tutti sanno che è proprio qui che vengono prodotti tutti quani. A dire il vero, una tale concentrazione di etichette di rilevanza mondiale in un territorio così limitato è più unica che rara, ma questo è un’altro dei motivi che spinge le persone a visitare Bolgheri.
Ma anche se non siete particolarmente amanti del vino, Bolgheri avrà sicuramente qualcosa da mostrarvi: che siano le stradine del borgo storico, oppure il castello, oppure la bellezza dei suoi dintorni, tornerete sicuramente a casa soddisfatti. Infine, ricordiamo che Bolgheri, nonostante non si possa definire una località costiera, è comunque vicina al mare, che dista solo 10-15 minuti. Potrete quindi sceglierla come base dove dormire, per godervi al meglio questo tipico borgo toscano, e spostarvi in auto di giorno per raggiungere le spiagge della Costa degli Etruschi: d’altronde, Marina di Bibbona e Marina di Castagneto Carducci distano non più di 20 minuti in auto.
Per percorrere in tutta la sua lunghezza l’abitato di Bolgheri ci vogliono solo 8 minuti a piedi. In effetti è un borgo piccolissimo, e nonostante sia molto carino, una volta attraversato tutto non c’è molto altro da fare. Tuttavia, se alla passeggiata in centro ci aggiungiamo una serie di bellezze dei dintorni, ecco che le cose da vedere a Bolgheri sono molte.
Impossibile non rimanere affascinati dal Viale dei Cipressi, la strada d’accesso al borgo di Bolgheri: composto da circa 2400 cipressi secolari e lungo quasi 5 chilometri, taglia in due la campagna maremmana partendo dall’oratorio di San Guido e terminando proprio a Bolgheri.
Considerato il viale più famoso e conosciuto d’Italia grazie alla poesie del Carducci, la sua origine risale al 1831 in seguito al raddrizzamento della Statale via Aurelia. Lungo il viale di San Guido, in origine ricordato come un semplice stradone diritto, furono piantate lunghe file di alti cipressi che, dopo il successo ottenuto dai versi del Carducci e la morte del Poeta, furono prolungate fino a Bolgheri in un percorso evocativo di grande suggestione.
Le sue vicende sono indissolubilmente legate al casato dei conti della Gherardesca e a Giosue’ Carducci. Nell’ode “davanti a San Guido” il poeta decanta il Viale dei cipressi, oggi Monumento nazionale:
“I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardar”
Alla fine del Viale dei Cipressi, uno tra i primi edifici di Bolgheri è il maestoso castello, un edificio medievale di proprietà della famiglia Della Gherardesca sin dal XIII secolo. La sua torre merlata rappresenta esattamente il punto d’accesso al borgo, poichè sotto di essa si trova la porta d’ingresso. La torre è anche l’elemento dell’edificio di maggior impatto, alta e merlata, a pianta rettangolare.
Il Castello della Gherardesca, chiuso tra le mura di cinta del paese e della chiesa, si presenta con tutta la sua mole sviluppandosi su tre piani. La sua costruzione risale, con molta probabilità, all’anno 1000. Esternamente, il complesso ha subito importanti e varie modifiche che ne hanno alterato la configurazione originaria, un tempo costituita da una struttura centrale collegata ad un sistema di torri per mezzo di una cortina muraria. La chiesa è di epoca medioevale, mentre il campanile e la canonica furono forse costruiti nel corso del 1800. L’edificio, a due piani, presenta una facciata semplice e lineare, scandita da monofore e bifore.
Assai caratteristico l’ingresso al castello e al paese, segnato da un arco acuto sopra il quale spicca una rotonda, raffigurante motivi floreali e le armi della casata. Benché il castello, utilizzato come residenza di famiglia, abbia subito interventi di ampliamenti nel corso dei secoli, rappresenta in tutti i sensi una delle più importanti testimonianze storiche del paese.
Il Castello di Bolgheri è un’abitazione privata e non è visitabile quotidianamente ma è accessibile solo una volta l’anno, il 16 luglio, in occasione della festa patronale.
La piccola chiesa dei santi Giacomo e Cristoforo si trova in piazza Teresa, praticamente all’ingresso del borgo non appena oltrepassata la porta d’accesso principale. E’ minuta e molto antica, ma l’aspetto che possiamo ammirare oggi è dovuto ad un restauro degli inizi del Novecento.
La chiesa è dotata di un’originale facciata a capanna, risalente al Medioevo, mentre gli interni sono stati ricostruiti, mantenendo comunque lo stile medievale. Le icone dei Santi Giacomo e Cristoforo sono poste al di sopra delle due porte d’accesso alla sacrestia.
Il rifugio faunistico di Bolgheri fu istituito alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, e si estende per una superficie di ben 500 ettari. Fu la prima oasi naturale privata italiana, mentre dal 1968 fa parte delle Oasi WWF.
All’interno del Rifugio faunistico di Bolgheri vi è un’ampia palude con canneti, ma ci sono anche foreste di ginepri, lecci, pini e frassini. Di notevole spessore la fauna che si può incontrare, fatta di caprioli, conigli e scoiattoli, ma anche di uccelli come falchi pellegrini, gufi e germani reali.
Visitare il Rifugio faunistico di Bolgheri è possibile soltanto durante la stagione invernale, da ottobre ad aprile, e soltanto su prenotazione.
Bolgheri è rinomata in tutto il mondo per i vini che si producono nel suo territorio e negli immediati dintorni, grazie ad un microclima soleggiato e alle caratteristiche del terreno. I vitigni della zona sono Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot. La maggior parte dei vini che vi si producono sono della denominazione “Bolgheri DOC”.
Tra questi, i più famosi sono soprattutto il Sassicaia, il Vermentino e il Bolgheri Sauvignon. Non mancano le varianti bianco e rosato, mentre menzione d’onore va al Masseto, considerato tra i migliori vini italiani e al contempo uno dei più costosi sul mercato, con un prezzo medio a bottiglia che supera i 700 euro, anche se non mancano gli acquisti record, come una bottiglia da 15 litri che nel 2007 venne venduta per oltre 50 mila dollari. Viene prodotto presso la tenuta Ornellaia, di proprietà della famiglia Frescobaldi.
Nel borgo storico di Bolgheri sono presenti alcune strutture dove dormire di ottimo livello. Sono essenzialmente appartamenti e case vacanze, e pernottare qui vi permetterà di godervi al massimo l’atmosfera che si respira, specialmente alla sera o al mattino prima che arrivino i turisti.
Se invece preferite un altro tipo di vacanza, nei dintorni di Bolgheri ci sono numerosi agriturismi, l’ideale per chi cerca una sistemazione in completo relax, godendosi al meglio la campagna della Maremma livornese e i favolosi vini prodotti in zona.
Infine, se volete dormire vicino al mare, dovrete spostarvi lungo la costa, a Marina di Bibbona subito a nord, o a Marina di Castagneto Carducci, qualche chilometro a sud. In entrambe le località l’offerta alberghiera è abbondante e per tutte le tasche.
Bolgheri si trova a soli 10 minuti d’auto dall’uscita La California della strada statale SS1 Aurelia, e pertanto, qualunque sia la vostra origine, arrivarci è sempre relativamente semplice e comodo.
Da Firenze ad esempio la distanza è di circa 150 chilometri, che si percorrono agevolmente in poco più di un’ora e mezzo seguendo prima la strada di grande comunicazione SGC FI-PI-LI fino allo svincolo di Vicarello, da cui si entra in A12 che si percorre tutta fino alla barriera sud di Rosignano Marittimo. Da qui si entra direttamente in Aurelia, che si percorre fino all’uscita La California; dall’uscita, raggiungere Bolgheri è questione di 10 minuti.
Da Siena invece la distanza è ben minore, soltanto 95 chilometri, che però si percorrono in più tempo: quasi due ore, poichè non si sfruttano autostrade o grosse arterie di comunicazione, bensì la strada statale SS68 Val di Cecina, che passa per Badesse, Monteriggioni, Colle Val d’Elsa, Volterra, Saline e Montescudaio, prima di giungere a Bolgheri da nord attraverso la strada provinciale SP19.
Dalle città costiere della Toscana, la situazione per fortuna è ben più agevole: il centro di Livorno dista 45 minuti, mentre Pisa quasi un’ora. In entrambi i casi, si procede guidando in direzione sud lungo l’Aurelia.
Se invece scegliete di viaggiare con i mezzi pubblici, non fatevi ingannare: esiste una stazione ferroviaria Bolgheri, posta lungo la ferrovia Tirrenica che collega Pisa a Grosseto e Roma, ma essa si trova a circa 7 chilometri dal centro abitato. Per arrivarci non ci sono bus di linea, pertanto o chiamate un taxi o dovrete camminare.
Meglio forse sfruttare il servizio di bus navetta “Borgo in Bus” in partenza da Castagneto Carducci, la quale è raggiungibile in treno: basta non scendere alla stazione di Bolgheri e proseguire il viaggio per qualche altro chilometro.
Che tempo fa a Bolgheri? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Bolgheri nei prossimi giorni.
Minuscolo borgo a pochi chilometri dal mare, Bolgheri si trova in provincia di Livorno, compreso tra Marina di Bibbona e Donoratico.