La Toscana è la regione con il maggior numero di corse di treni storici. Viaggi non di linea ma giri organizzati a fini turistici per scoprire il territorio o collegare località dove si svolgono feste, sagre o altre iniziative.
Sono sempre di più gli stranieri che li prendono d’assalto, come inglesi, tedeschi, americani e anche australiani! Ma anche tanti italiani che non resistono al fascino della locomotiva a vapore e delle carrozze d’epoca in legno.
Nel Mugello i treni a vapore sono una presenza fissa durante tutto l’arco dell’anno, dal mese di ottobre quando sulla linea ferroviaria faentina transitano i treni che collegano Firenze a Marradi (FI) per la Sagra delle Castagne, al mese di dicembre in occasione dei mercatini di Natale dell’Alto Mugello o a quello di gennaio per l’Epifania festeggiata a Borgo San Lorenzo.
Tutto ciò grazie alla collaborazione tra Trenitalia, proprietaria delle linee e delle carrozze, e Italvapore, un’associazione di volontariato che si occupa della manutenzione.
Negli ultimi anni si sono aggiunte la Garfagnana e soprattutto la Val d’Orcia con il Treno Natura. Nella zona senese vengono organizzate delle gite sul treno a vapore o sulle littorine d’epoca della durata di un giorno in occasione di eventi speciali: il treno della Vendemmia (ad ottobre) parte da Siena e scende ad Asciano Scalo e prevede anche una visita alle cantine e un pranzo a base di cucina contadina toscana. Poi ci sono il Treno della Castagna, il Treno del Fungo Porcino (con arrivo alla stazione di Monte Amiata Scalo e trasferimenti in pullman all’Eremo di Vivo d’Orcia), il Treno del Tartufo Bianco (a novembre) con partenze da Siena e Grosseto ed arrivo a San Giovanni d’Asso nelle Crete Senesi e il Treno dell’Olio con partenza sa Firenze SMN o da Siena ed arrivo a San Quirico d’Orcia (con fermate intermedie a Poggibonsi, Certaldo, Empoli e Castelfiorentino) nel mese di dicembre.
Da Borgo San Lorenzo inizia per la Faentina il tratto più pittoresco in costante salita, in alcuni punti del 26 per mille. Lasciata la stazione di Borgo San Lorenzo il treno si immerge in un paesaggio aperto tra i campi di grano, di soia o di girasole. La veduta si fa sempre più suggestiva: vecchie vigne e ulivi, pievi millenarie, antiche case coloniche, orti geometrici accompagnano il viaggiatore sino alla stazione di Ronta, ultimo centro della vallata prima di affrontare l’Appennino.
Le due “faentine”, strada statale e ferrovia, adesso si dividono; la prima affronterà il Passo della Colla di Casaglia, la strada ferrata penetrerà nel cuore della montagna in una successione pressochè continua di gallerie e viadotti. Nei brevi momenti di uscita dai tunnel si intravede un territorio isolato e selvaggio tra boschi di castagno prima e faggio poi. Si scorgono sentieri e antiche mulattiere, vecchi ruderi e numerosi caselli sulla linea.
Poco dopo la fermata di Fornello, dove non ci sono case nè strade, il tracciato si interra nella grande galleria dell’Appennino o degli Allocchi, che a metà – circa 1800 mt. – raggiunge l’altezza del passo 578,38 mt sul livello del mare. Quindi inizia la discesa verso la Romagna e si incontrano le stazioni di Crespino sul Lamone e di Marradi, la città del poeta Dino Campana.
Attraversata la stazione, grande, con un ampio piazzale e con una decina di binari, la linea discende verso la pianura romagnola. Lo spettacolo è sublime: ville, castelli medioevali, il paesaggio che da montano si fa pieno di colline con frutteti di peschi e ciliegi che in primavera diventano nuvole di fiori. La ferrovia giunge quindi alla nota città medioevale di Brisighella e dopo dieci chilometri conclude il suo percorso a Faenza ricongiungendosi alla linea adriatica Bologna-Ancona.
Nel 1921 fu inaugurato il tronco ferroviario Faenza-Russi e da quella data è possibile dalla stazione di Faenza, in alcuni casi senza nemmeno cambiare treno, raggiungere la magnifica città di Ravenna, la successiva stazione di Classe e tutta la riviera adriatica.
Ci sono le giornate ordinarie in cui si viaggia su littorine d’epoca e si ha la possibilità di salire e scendere più volte e in più stazioni, potendo utilizzare lo stesso biglietto anche sui treni ordinari dell’anello ferroviario senese.
E’ il treno più adatto a chi vuole visitare tanti luoghi abbinando il viaggio ad altre attività come il trekking, le escursioni in bicicletta, la visita dei musei oppure degustare vini e prodotti in aziende agricole. Il viaggio si svolge su treno d’epoca a vapore, dura tutta la giornata ed ha un solo orario di partenza.
Il treno è sempre abbinato ad un evento speciale, sagre e feste nei diversi comuni della provincia con possibilità di escursioni in pullman per raggiungere le località interessate dall’evento.