Piccola Atene all’ombra dell’Argentario, Capalbio è una cittadina ricca di storia antica e di storia del turismo balneare, perfetta sia per indimenticabili vacanze di mare sia per romantici weekend in Toscana.
Il centro cittadino è un tipico borgo antico arroccato in cima a un colle alto quasi 300 metri, racchiuso entro mura ben conservate e dominato da una fortezza medievale da cui si possono ammirare viste mozzafiato sul mare, sulle vicine isole dell’Arcipelago Toscano e sulle colline della Maremma. Si accede al borgo storico soltanto a piedi, il mezzo migliore per andare a caccia di angoli caratteristici e scorci romantici.
La zona costiera è stata per anni, e in gran parte lo è ancora, il salotto estivo dei romani chic: intellettuali e divi hanno scelto gli esclusivi stabilimenti balneari del litorale di Capalbio per trascorrere le loro vacanze estive e incontrarsi.
Ma vacanza di mare a Capalbio non significa esclusivamente ville miliardarie, club esclusivi e aperitivi glamour. Ognuno può trovare l’angolo giusto dove stendere l’asciugamano, che sia in uno stabilimento balneare per famiglie, una spiaggia attrezzata di sabbia nera o una spiaggia completamente libera dall’aspetto selvaggio, magari pure con zona naturista.
Capalbio è anche una meta ideale per esplorare la Toscana meridionale: da qui è possibile fare emozionanti gite in giornata a Porto Santo Stefano sul Monte Argentario, alle Terme di Saturnia o verso altri borghi storici come ad esempio Pitigliano.
Non è detto però che vogliate spostarvi, in fondo a Capalbio c’è tutto: il fascino del borgo, la spensieratezza del mare, la pace della campagna e naturalmente la buona cucina.
Le attrazioni di Capalbio sono concentrate nel borgo storico e nelle immediate vicinanze; la frazione costiera è più simile a una tipica località balneare, con stabilimenti, bar sulla spiaggia, negozi e locali dove trascorrere la serata.
Chi si aspetterebbe di venire accolti in un borgo antico da un monumento così bizzarro e colorato da ricordare le opere di Antonio Gaudì a Barcellona? Eppure a Capalbio accade proprio questo: il primo monumento che si incontra arrivando in città è Nanà Fontaine, un’enorme statua raffigurante una donna dalle forme generose con un costume dai colori sgargianti posta al centro della piazza che dà accesso al centro storico.
L’autrice è l’artista franco-americana Niki de Saint Phalle, che la donò alla città negli anni Novanta come ringraziamento per aver dato spazio al suo progetto del Giardino dei Tarocchi.
Inizialmente concepita come una fontana, la statua smise di zampillare per diversi anni ma un recente restauro l’ha riportata alla sua funzione originaria.
Il borgo storico di Capalbio è racchiuso entro due cerchie di mura: quella più interna è di origine medievale mentre quella esterna risale al Rinascimento. È possibile fare il giro delle mura a piedi: il modo ideale per orientarsi in città ed ammirare uno splendido panorama; l’accesso alle mura principale avviene da Piazza Magenta.
Lungo il lato nord delle mura, in corrispondenza della piazza dominata da Nanà Fontaine, si apre Porta Senese, da cui si accede al borgo storico. Sulla porta è collocata una lapide quattrocentesca che ricorda la ristrutturazione delle mura originarie e uno stemma mediceo aggiunto nel Seicento.
Il punto più alto di Capalbio è marcato dalla Rocca Aldobrandesca, una magnifica fortezza costruita nel XI secolo come possedimento dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma. Nel Duecento divenne proprietà della famiglia degli Aldobrandeschi, che la ampliarono e modificarono; l’aspetto attuale si deve ai Senesi e risale al Quattrocento.
Ha una forma a L: sul lato più corto la fortezza è addossata a un elegante palazzo signorile noto come Palazzo Collacchioni.
La visita alla Rocca vi permette di salire in cima alla torre per godere di una bella vista panoramica e di ammirare le sale arredate con mobili d’epoca; la sala più famosa è quella dedicata a Giacomo Puccini dove è ancora presente un pianoforte usato dal celebre compositore durante una breve permanenza a Capalbio.
Piazza Magenta è il cuore della vita cittadina nel centro storico: una piazzetta incastonata tra le mura antiche e le case del borgo che si anima di eventi e manifestazioni durante tutto l’anno. Adornata di fiori, è un luogo ideale per scattare foto romantiche.
L’edificio religioso più noto di Capalbio è la Pieve di San Nicola, una chiesetta costruita originariamente in stile romanico nel XII secolo; venne successivamente modificata con l’introduzione di elementi gotici e rinascimentali. La facciata è molto semplice, mentre all’interno la chiesa conserva dei begli affreschi.
Passeggiando lungo le mura potrete vedere dall’alto la chiesa e il suo campanile.
La statua Nanà Fontaine non solo accoglie tutti i visitatori a Capalbio, ma è anche un invito a visitare una delle più interessanti attrazioni nei dintorni.
A meno di 10 km dal borgo si trova infatti il Giardino dei Tarocchi, un esuberante e coloratissimo parco artistico in cui Niki de Saint Phalle, la stessa autrice della statua, diede vita alla sua visione magica e spirituale della vita. È un magnifico esempio di come natura e genialità artistica possano dar vita a un luogo magico.
Le attrazioni del parco sono una ventina di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi. Realizzate in acciaio e cemento armato, sono ricoperte da mosaici di vetri, ceramiche e specchi ispirati alle opere del Parc Guell di Guadì a Barcellona. Sono sculture di enormi dimensioni e di enorme significato simbolico ed esoterico.
Oltre a queste figure misteriose e a tratti mostruose, lungo le stradine che attraversano il parco seguendo fedelmente la conformazione del terreno potrete trovare pensieri, memorie, citazioni e disegni dell’autrice del parco.
I lavori di realizzazione del parco iniziarono nel 1979 ma le opere vennero completate soltanto nel 1996.
Il lago di Burano a Capalbio è la prima oasi wwf creata in Italia. Si chiama lago, ma è in realtà uno stagno di circa 140 ettari e profondo solo un metro; si formò da un antico lago in seguito a un tombolo sabbioso. È un’area di grande importanza naturalistica, dove trovano il loro habitat naturale più di 300 specie di uccelli.
Un percorso attrezzato consente di attraversare l’oasi nel rispetto di flora e fauna; sono presenti 7 punti di osservazione del lago.
La frazione costiera di Capalbio è chiamata Capalbio Scalo e si trova a circa 10 km dal borgo storico: tutte le spiagge si trovano qui.
Le spiagge di Capalbio sono in realtà un unico litorale lungo 12 km che si estende fino al confine con il Lazio a sud e il comune di Orbetello a nord.
Ogni zona prende un nome diverso ed è un mondo a sé stante; le caratteristiche comuni sono la sabbia, i fondali bassi, il mare pulito e calmo, la comodità di accesso e una fitta macchia mediterranea alle spalle dell’arenile.
Spostandosi dal promontorio di Ansedonia in direzione sud verso il Lazio si incontrano Playa Torba, Macchiatonda, Ultima Spiaggia e Chiarone.
Playa Torba è una zona tranquilla, in larga parte libera. È caratterizzata da una sabbia di colore scuro e particolarmente pesante, il che fa sì che nonostante il fondo sabbioso il mare sia sorprendemente limpido.
Scendendo verso sud la sabbia si fa più chiara. Macchiatonda è famosa per l’esclusivo club La Macchia ad accesso riservato, ma questo occupa solo una parte della spiaggia: sono infatti presenti un paio di altri stabilimenti e un’altra zona libera. Alle spalle della spiaggia di Macchiatonda si estende l’oasi WWF del lago di Burano.
Ultima Spiaggia in località Chiarore è un leggendario stabilimento balneare di Capalbio, diventato un’icona del turismo balneare elitario, perlopiù radical chic: di qui son passati politici, imprenditori, giornalisti e scrittori. Siamo già in località Chiarone, all’estremità meridionale del litorale di Capalbio.
Con un’auto a disposizione potete esplorare le bellissime spiagge dei dintorni di Capalbio. Vi consigliamo di puntare sul Monte Argentario, dove potrete fare il bagno in spiagge e cale incantevoli spiagge; lo potrete raggiungere in soli 40 minuti.
Capalbio ha una lunga tradizione turistica che si traduce un’offerta alberghiera molto sviluppata. Gli alloggi vacanza di Capalbio sono disseminati dal borgo al lungomare, con proposte variegate capaci di soddisfare ogni esigenza.
Dormire in centro a Capalbio o dormire a Capalbio Scalo sono due esperienze molto diverse: la prima è sicuramente più romantica, mentre la seconda è più adatta a chi vuole vivere in pieno il clima da vacanza balneare. In centro gli alloggi sono prevalentemente b&b e appartamenti; spostandosi verso il mare si trovano più hotel, resort e campeggi.
Una terza possibilità è soggiornare negli agriturismi, nei casali e nelle country house della campagna nei dintorni. È la scelta ideale per chi vuole relax e natura, ma in questo caso è necessario avere la macchina per potersi spostare.
Per chi desidera raggiungere Capalbio in auto l’arteria stradale di riferimento è la SS1 Aurelia. Vi si accede dalla A12 se si proviene da sud o dal raccordo autostradale Firenze-Siena se si proviene da nord.
Arrivare a Capalbio con i mezzi pubblici è semplice grazie ai buoni collegamenti ferroviari. La stazione di Capalbio è situata lungo due linee importanti, la Roma-Pisa e la Roma-Genova, pertanto i collegamenti sono piuttosto frequenti. In alternativa si può raggiungere la vicina stazione di Grosseto e da lì arrivare a destinazione in autobus.
L’aeroporto più vicino a Capalbio non è in Toscana bensì in Lazio: si tratta di Roma Fiumicino, il più importante d’Italia, situato a circa 122 km. L’aeroporto toscano più vicino è quello di Pisa, a circa 215 km.
Che tempo fa a Capalbio? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Capalbio nei prossimi giorni.
Capalbio è un comune della provincia di Grosseto situato nella zona costiera della Toscana settentrionale. È più vicino a Roma che a Firenze: la distanza è di circa 140 km nel primo caso, 200 km nel secondo. Dista 130 km da Siena e 210 da Pisa.