Il paese, che è il centro più importante del Mugello. sorge dove la valle della Sieve è più larga. Il nucleo primitivo si formò intorno a una corte degli Ubaldini, dove sorgeva anticamente la borgata romana di Annejanum. Verso la metà del X secolo passò in parte sotto il dominio dei Vescovi fiorentini, a cui si ribellò nel 1273; poi fu proclamato il comune.
Fu teatro di lotte tra Guelfi e Ghibellini, seguendo fedelmente le sorti alterne di Firenze. Nel 1351 furono costruite le mura, di cui rimangono pochi resti, e due porte: Porta Fiorentina e Porta dell’orologio. Nel 1440 il paese fu cinto d’assedio da Niccolò Piccinino in favore degli Albizi; nel 1527 fu roccaforte contro i Francesi. Nel periodo del Granducato, alla cui amministrazione il paese si uniformò, fu rimodernato e migliorato.
Nel 1906 Galileo e Chino Chini fondarono la manifattura Fornaci S. Lorenzo famosa per la produzione di vasi, cahe-pot, boccali, brocche, portaombrelli in ceramica e gres, rivestimenti edilizi e piastrelle in maiolica di gusto “Liberty”. Nel 1913 fu sede della prima Esposizione Agricola Industriale Mugellana e della Val di Sieve, fu semidistrutto dal terremoto del 1919.
Nel centro di Borgo San Lorenzo è la Pieve di San Lorenzo risalente al 941, il più grande degli edifici romanici del contado fiorentino. Fu ricostruita nel 1263 e a questa data parrebbe risalire la torre campanaria, impostata sull’abside semicircolare e condotta avanti in laterizio in forma di semidodecagono. La ricchezza delle opere d’arte conservate all’interno sono la testimonianza dell’importanza che ebbe in passato. Tra queste: una Madonna attribuita a Giotto, un Crocifisso su tavola di scuola giottesca, una Madonna in Trono col Bambino attribuita ad Agnolo Gaddi, La Vergine e i Santi Francesco e Domenico di Matteo Rosselli. L’abside è affrescata da Galileo Chini. A lato della facciata, a destra, è un tabernacolo in terracotta policroma opera delle Fornaci Chini.
Sulla strada che conduce a Scarperia e Luco di Mugello, in posizione solitaria su una collina è il Convento dei Cappuccini di San Carlo, risalente al 1613. All’ingresso della chiesa è una Pietà in terracotta, opera delle Fornaci Chini di Borgo San Lorenzo, mentre nel refettorio si conserva un’Annunciazione in terracotta di Galileo Chini.
La Villa, sorta sul luogo di un’antica costruzione dei Giraldi, divenne nel 1748 di proprietà del Conte Antonio Pecori, il quale aggiunse al proprio cognome quello dei Giraldi. Nel 1979 la famiglia Pecori Giraldi donó la costruzione al Comune di Borgo San Lorenzo.
Circondata da un ampio parco monumentale con alberi secolari e giardino offre al suo esterno un ampio parcheggio libero.
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