Molti appassionati arrivano in Toscana e in particolar modo a Firenze soltanto per godersi l’ottima cucina del posto. A Firenze l’offerta gastronomica è ampia e dal duplice volto: da una parte ci sono una serie di locali ancorati all’antica tradizione toscana, fatta di ricette semplici e genuine, mentre dall’altra ci sono le nuove frontiere e tendenze del cibo, ristoranti fusion o gourmet che propongono una cucina più all’avanguardia e più attenta alle mode. Non mancano, infine, le numerose proposte di cucina etnica, oltre a una serie di locali pensati soprattutto per i turisti stranieri e alcuni chioschi dedicati allo street food.
Qualunque sia la vostra idea di cucina e i vostri gusti a tavola, se siete in procinto di visitare Firenze vi starete sicuramente chiedendo quale sia il miglior posto dove mangiare. Dovete sapere che il centro storico è veramente pieno di ristoranti per tutte le tasche; molti però, purtroppo, sono pensati appositamente per i turisti, e non sempre offrono un buon rapporto qualità-prezzo.
Va detto che buona parte dei turisti di Firenze sono stranieri, che notoriamente impazziscono per qualsiasi cibo che vagamente ricordi la cucina italiana. Ma i turisti italiani, si sa, sono molto più esigenti quando è l’ora di pranzo o di cena, e per questo dovrete informarvi un po’ di più, per non rischiare di alzarvi da tavola scontenti.
In una città che conta più di 1000 ristoranti, buona parte dei quali concentrati nella zona del centro storico, non è facile stilare una classifica dei migliori. Anzi, è praticamente impossibile dato che i gusti in cucina sono soggettivi, e quello che può piacere a uno può far storcere il naso all’altro. Ma in città ci sono alcuni nomi imperdibili: ecco quindi quali sono i migliori ristoranti di Firenze, secondo il nostro punto di vista. Non è una classifica di alta cucina, abbiamo pensato di includere più alternative di tutti i tipi e per tutte le tasche, rimanendo comunque nel centro storico o negli immediati dintorni.
Iniziamo la lista dei migliori ristoranti di Firenze con l’Enoteca Pinchiorri, il nome più altisonante della ristorazione fiorentina. Tre stelle Michelin, una tra le cantine più rinomate al mondo, e una proposta culinaria sempre aggiornata: questi sono i punti forti di questo tempio della gastronomia mondiale, certo non alla portata di tutti, ma sicuramente una delle esperienze gourmet da fare almeno una volta nella vita.
L’Enoteca Pinchiorri si trova in via Ghibellina 87, nel pieno centro storico di Firenze, non lontano dalla basilica di Santa Croce. I proprietari Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde hanno alle spalle un’esperienza decennale e gestiscono con passione ed estrema cura questo ristorante, che da sempre è uno dei simboli di Firenze nel mondo dell’alta gastronomia.
In una strada, via Santo Spirito, dove si sussegue un ristorante dopo l’altro, il Santo Bevitore si distingue per la sua offerta gastronomica a base di ingredienti del territorio e piatti tipici, ma con un occhio alla presentazione e alla ricercatezza. Molto bello l’ambiente e sempre attento il personale.
Il Santo Bevitore si trova in via Santo Spirito 64R, nel quartiere di Oltrarno, in una delle zone di tendenza della nightlife fiorentina. La sua offerta si completa con altri due locali della stessa proprietà: il panificio S. Forno in via di Santa Monaca 3R e la gastronomia Il Santino, in via di Santo Spirito 60.
Un altro dei nomi più famosi tra i fiorentini, il Cibreo è un ristorante che è una vera e propria istituzione. E’ aperto sin dal 1979, e tutti gli abitanti del posto, prima o poi, ci sono andati a mangiare almeno una volta.
In realtà i ristoranti del Cibreo sono addirittura 6: il ristorante principale offre alta cucina in due diversi locali situati in piazza Sant’Ambrogio e all’interno dell’hotel di lusso Helvetia & Bristol in via dei Vecchietti. A esso si affiancano la trattoria Cibreo, nota anche come Cibreino, che offre una gastronomia tipica toscana rivisitata ma decisamente più a buon prezzo, il Cibreo Caffè, anch’esso nella doppia sede di piazza Sant’Ambrogio e dell’hotel Helvetia & Bristol, e infine il Cibleo, ristorante tosco-orientale, ultima aggiunta al variegato ventaglio di proposte gastronomiche.
Un altro dei ristoranti più famosi di Firenze è la Cantinetta Antinori, situata in piazza degli Antinori subito alla fine di via Tornabuoni, la strada delle boutique di lusso della città. Alla Cantinetta, gestita dalla famosa famiglia e azienda produttrice di vino, è possibile degustare le specialità del territorio riviste in chiave gourmet, ovviamente accompagnati da ottimi vini d’annata della cantina Antinori.
Le parole chiave dell’offerta gastronomica della Cantinetta Antinori sono passione ed evoluzione: lo chef si dedica alla ricerca di nuove soluzioni, ma senza dimenticare la qualità e la freschezza delle materie prime, quando possibile stagionali e locali.
Il Mercato Centrale è un concept nato nel 2014 dalla mente dell’imprenditore Umberto Montano, al primo piano dello storico edificio del mercato in piazza San Lorenzo. Da sempre sede dell’antico mercato cittadino, oggi il mercato è diviso nettamente in due zone: al piano terra ci sono le classiche bancarelle della frutta, della carne e del pesce, affiancate da alcuni negozietti di cianfrusaglie e souvenir, al primo piano invece è stato creato un ampio spazio di oltre 3000 metri quadri, in cui viene reso omaggio alla tradizione culinaria fiorentina rivista in chiave moderna da oltre 20 botteghe e bancarelle, che cucinano e vendono cibo da asporto che può essere mangiato comodamente sedendosi negli ampi tavoli al centro della sala.
Ci sono tantissime alternative, dalla pizza al tartufo, passando per friggitorie e ovviamente le specialità tipiche del territorio. I prezzi sono medio-alti, e anche se oggettivamente la qualità è buona, non sempre è la scelta migliore per mangiare a Firenze. Tuttavia, l’ambiente accogliente e l’eleganza degli interni rendono il Mercato Centrale di Firenze una delle mete da non perdere per gli appassionati gourmet in visita in città.
Il successo del Mercato Centrale di Firenze è stato tale che è il format è stato replicato a Milano, Torino, Roma e presso il centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio.
Infine, tra i migliori ristoranti di Firenze non poteva mancare l’Antico Vinaio, in pochi anni diventato una delle principali istituzioni gastronomiche della città. In realtà non è propriamente un ristorante, poichè serve esclusivamente panini e schiacciate; ma la lunghissima coda che si forma ogni giorno in via dè Neri fa capire anche a chi non è del mestiere la portata di questo fenomeno che non accenna a fermarsi.
Oggi l’Antico Vinaio è ormai a uso e consumo dei turisti, mentre i fiorentini si dividono equamente tra detrattori e fan. I primi affermano che i suoi panini siano nella norma, e che gran parte del successo del locale derivi dal marketing e dalle trovate del simpatico proprietario. I secondi, purtroppo, molto spesso rinunciano a gustarsi le sue prelibatezze, spaventati dalla troppa coda. Fatto è che l’Antico Vinaio è stato il locale più recensito al mondo su Tripadvisor nel 2014, e che la prestigiosa rivista francese Saveur Magazine l’ha citato come la migliore panineria del mondo.
L’Antico Vinaio si trova in via dè Neri 74R, una strada del centro storico che collega gli Uffizi alla basilica di Santa Croce.
Per evitare le lunghe code, sconsigliamo caldamente di recarvi in loco all’ora di pranzo: molto meglio farsi trovare lì prima di mezzogiorno, oppure nel pomeriggio. Ricordiamo che il cibo viene venduto esclusivamente da asporto, e pertanto il locale non è dotato di posti a sedere.
Il successo dell’Antico Vinaio di Firenze è stato tale che in pochi anni ha aperto delle succursali a Roma, a Milano, a New York e a Los Angeles, oltre ad un punto vendita presso il centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio, a pochi chilometri da Firenze.
Tra i piatti tipici della gastronomia di Firenze, la bistecca alla fiorentina occupa sicuramente il gradino più alto del podio. Succulenta, al sangue, con l’osso e spessa quattro dita: ecco gli ingredienti segreti della bistecca perfetta! In centro la troverete praticamente ovunque, con prezzi che variano all’incirca tra i 4 e i 7 euro all’etto (ricordatevi però che vi sarà messa nel piatto con tagli generalmente superiori a un chilo!). Molti ristoranti appendono persino i tagli alle loro vetrine, come per esporre la carne che poi vi sarà servita nel piatto.
Purtroppo però, come detto, molti dei ristoranti del centro storico di Firenze non brillano per rapporto qualità-prezzo: in altre parole, spendere così tanti soldi per mangiare una bistecca “al buio” potrebbe essere un rischio. Meglio quindi affidarsi ai nostri consigli, per essere sicuri di non sbagliare ed alzarsi da tavola contenti e soddisfatti.
Gli indirizzi di Firenze da sempre sinonimi di ottima bistecca sono la Trattoria Da Que' Ganzi7, in via Ghibellina 70R, oppure l’osteria I'Brindellone8, che si trova nel quartiere di Oltrarno, non lontana da piazza del Carmine e dalla cappella Brancacci. Molto interessante anche la qualità proposta dalla Trattoria Coco Lezzone9, in via Parioncino 26R, dalla Buca Lapi10, in una stretta traversa dell’elegante via Tornabuoni, e dall’Osteria Antica Mescita San Niccolò11, nel cuore del quartiere di San Niccolò.
Se volete farvi una passeggiata per gustare un’ottima fiorentina, percorrete tutta via San Gallo fino a piazza della Libertà, quindi attraversatela fino a imboccare il viale Giovanni Don Minzoni. Quasi all’inizio, al civico 10R, si trova il Ristorante Perseus12, vero e proprio punto di riferimento in città per gli appassionati della bistecca. Se invece potete spostarvi leggermente dal centro, anche con l’autobus, optate senza remore per la Trattoria Da Burde13, un ristorante conosciuto praticamente da tutti i fiorentini, situato in via Pistoiese 154.
Infine, se ne avete la possibilità, sappiate che le migliori bistecche alla fiorentina si mangiano fuori Firenze: sia che scegliate i dintorni o l’aperta campagna, se avete l’auto spostatevi di qualche chilometro dai ristoranti turistici del centro e gustatevi l’esperienza autentica dei ristoranti della provincia, fatta molto spesso di materie prime migliori e prezzi più bassi.
Come regola generale, chiedete sempre consiglio agli abitanti del posto: saranno orgogliosi di indirizzarvi verso il loro ristorante preferito, il quale, come corollario alla regola, sarà quasi sempre frequentato in gran parte da fiorentini; tutti i locali che abbiamo citato lo sono!
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
La cucina tipica fiorentina, come del resto l’intera cucina toscana, è storicamente una cucina povera: molti dei piatti tipici, che oggi spesso vengono rivisti in chiave gourmet dai ristoranti di tendenza, sono infatti costruiti sugli avanzi del giorno prima. Basti pensare ad esempio alle tante gustose zuppe di pane, come la ribollita, a base di pane e verdure dell’orto, che come lascia trasparire il nome significa “bollita un’altra volta”, ossia il giorno dopo, proprio per non sprecare nulla e per amalgamare ancora di più i diversi sapori nel piatto.
Le altre zuppe della tradizione culinaria fiorentina da non perdere durante il vostro soggiorno in città sono la pappa al pomodoro, a base di pane, pomodoro fresco e in conserva servita con una spruzzata di parmigiano, basilico e un giro di olio extravergine d’oliva, la panzanella, tipica zuppa di pane estiva, servita fredda a base di pane toscano raffermo bagnato, olio extravergine, cipolle, pomodori e cetrioli, e la zuppa di cavolo nero, che viene servita (o almeno dovrebbe) soltanto quando il cavolo nero è di stagione, ossia tra l’autunno e l’inverno.
Sempre in tipico stile della cucina degli avanzi, un altro dei piatti forti della cucina fiorentina è il lesso rifatto con le cipolle: anche in questo caso, il lesso avanzato il giorno precedente viene fatto bollire nuovamente, e riproposto il giorno seguente in un gustoso guazzetto a base di cipolle.
Oltre al pane e all’olio extravergine d’oliva, è la carne l’ingrediente fondamentale della cucina locale, e a parte l’eccellente e costoso taglio della bistecca alla fiorentina, il resto dei piatti derivano anch’essi dalla cucina povera. Il lampredotto, ad esempio, vera e propria icona della cucina di Firenze, è un taglio dello stomaco del manzo, e dunque una parte che tendenzialmente viene scartata. Oggi il lampredotto si gusta principalmente in panino nei chioschi di cibo da strada, ma viene anche servito al piatto nelle osterie o nei ristoranti, accompagnato da salse, oppure persino in risotto.
Parlando di frattaglie non può mancare la trippa, che nella sua versione alla fiorentina è in salsa di pomodoro, cipolle e parmigiano, mentre l’antipasto dei toscani sono i crostini di fegatini, semplice pane (fresco o bagnato in brodo quando raffermo) con una salsa a base di fegatini di pollo, capperi e acciughe, resa meno aggressiva grazie a un pizzico di burro.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.