Affacciata sulla piazza che porta il suo nome, la basilica di Santa Maria Novella fa bella mostra di sè con la splendida facciata in marmo bianco riccamente intarsiato, opera di Leon Battista Alberti, e l’appuntito campanile che spunta alle sue spalle. E’ una chiesa tra le più importanti della città, originariamente punto di riferimento per l’ordine dei frati domenicani, costruita a partire dal 1279 in stile gotico e rinascimentale.
La chiesa è legata a doppio filo a Firenze, anche solo per il nome che porta. Santa Maria Novella è infatti anche il nome della stazione ferroviaria cittadina, che si chiama così proprio per via della vicinanza alla basilica, situata subito a fianco. Per questo motivo, è il primo monumento in cui si imbattono i visitatori di Firenze che scelgono di arrivarci in treno.
Ma qualunque sia il mezzo di trasporto con cui arrivate in città, dedicate alcune ore alla scoperta della basilica di Santa Maria Novella e del suo magnifico museo adiacente, il cui percorso consente di visitare anche una serie di ambienti interni, tra cui il famoso Chiostro Verde con le opere di Paolo Uccello, il Cappellone degli Spagnoli e molto altro ancora.
La basilica di Santa Maria Novella è visitabile interamente. Al suo interno ci sono opere di assoluto valore, tra cui spiccano la Trinità di Masaccio, i crocifissi di Giotto e di Brunelleschi, e una serie di affreschi opera del Ghirlandaio, di Filippino Lippi, di Botticelli e molti altri artisti rinascimentali. Acquistando il biglietto d’ingresso è possibile accedere anche al museo, alle zone della sagrestia e del cimitero degli Avelli.
La basilica di Santa Maria Novella comprende al suo interno una serie di cappelle, di cui una delle più interessanti è quella di Filippo Strozzi. E’ famosissima grazie agli affreschi realizzati da Filippino Lippi, che gli vennero commissionati da Filippo Strozzi in persona.
Il lavoro pittorico durò oltre 10 anni, anche a causa di altri impegni che Lippi aveva a Roma. Tuttavia il risultato è magnifico, il tema dei dipinti sono gli episodi della vita di San Filippo Apostolo e San Giovanni Evangelista. La scelta non è casuale: San Filippo infatti portava lo stesso nome del committente, mentre San Giovanni era il precedente patrono della cappella.
Dietro l’altare riposa Filippo Strozzi, all’interno di una tomba in porfido opera di Benedetto da Maiano. Sopra vi è un bassorilievo in marmo che rappresenta la Madonna con Bambino, con al collo una ghirlanda di rose e attorno ad essa quattro angeli. Benedetto da Maiano fu lo scultore anche del busto di Filippo Strozzi, oggi esposto al Louvre.
La cappella Maggiore, nota anche come cappella Tornabuoni, venne affrescata interamente dall’Orcagna nel XIV secolo, tuttavia già pochi anni dopo le pareti vennero gravemente danneggiate da un incendio. Gli affreschi che possiamo ammirare oggi sono opera del Ghirlandaio, realizzati circa un secolo dopo. Sulle pareti vi sono dipinti alcuni episodi della vita della Madonna, di San Giovanni Battista, e dei quattro Evangelisti.
Notevoli i particolari, in cui in pieno stile Ghirlandaio vengono ritratti personaggi noti nella Firenze dell’epoca, così come dettagli della vita quotidiana, sia nelle decorazioni che nell’abbigliamento.
All’interno della cappella Maggiore ci sono anche altre interessani opere, tra cui un bellissimo altare in marmo, disegnato da Enrico Romoli, alcune sculture di Egisto Rossi e il crocifisso del Giambologna. Vi è anche un bel leggio, posto al centro della cappella, risalente alla fine del XVI secolo.
Il chiostro più grande di Firenze si trova all’interno del percorso del museo di Santa Maria Novella. Non sono soltanto le sue dimensioni a stupire: infatti, nelle lunette è completamente affrescato, e ciò lo rende un patrimonio di immenso valore.
Costruito tra il 1340 e il 1360, è composto da 56 arcate interne che creano 60 lunette, di cui 53 sono affrescate. Le pitture vennero danneggiate dall’alluvione del 1966, e i restauri sono ancora in corso.
Parte della struttura originaria dell’antico convento domenicano, e oggi primo ambiente visitabile del percorso museale di Santa Maria Novella, il chiostro dei Morti ha assunto questo curioso nome poichè in origine era un cimitero. Il fatto che al suo interno ci siano altari e cappelle è perchè era qui che si svolgevano le messe e le funzioni, quando la basilica gotica era ancora in costruzione.
Il chiostro dei Morti venne parzialmente demolito alla fine dell’Ottocento, quando venne costruita la stazione di Firenze Santa Maria Novella. Gli affreschi presenti sulle volte, purtroppo, sono stati irreversibilmente danneggiati dall’alluvione del 1966.
Il chiostro Verde rappresenta il cuore del complesso della basilica di Santa Maria Novella. Da qui infatti si accede sia agli altri due chiostri, che al Cappellone degli Spagnoli.
La struttura risale al 1332, su progetto di Frà Jacopo Talenti; prende il suo nome dal fatto che fu affrescato con pitture in terra verde durante la prima metà del Quattrocento. Oggi, a causa dell’alluvione del 1966, diversi affreschi sono ancora in corso di ristrutturazione. Tra quelli più significativi menzioniamo le storie della Genesi di Paolo Uccello, ma anche le storie di Abramo, sul lato sud, e le storie di Giacobbe, sul lato ovest, opera di artisti sconosciuti.
L’antica sala capitolare della basilica di Santa maria Novella è rappresentata dal Cappellone degli Spagnoli, che prese il nome dalla colonia di spagnoli che qui si riuniva sin dai tempi di Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I dè Medici.
Si accede al Cappellone dal chiostro Verde, e al suo interno c’è un bellissimo ciclo di affreschi opera di Andrea di Bonaiuto. La struttura è dotata di un’unica campata, con volta a crociera, dove sono rappresentati gli affreschi della Navicella di San Pietro Apostolo, della Resurrezione, dell’Ascensione e della Pentecoste.
I biglietti per la visita della basilica di Santa Maria Novella e del museo si possono acquistare in loco oppure comodamente online. Sono previste riduzioni per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni, mentre i bambini fino a 11 anni entrano gratis, così come i residenti nel comune di Firenze, i disabili, i giornalisti, le guide turistiche e gli accompagnatori di scolaresche o gruppi.
Essendo una delle chiese più belle di Firenze, la basilica di Santa Maria Novella è un luogo molto frequentato dai turisti. Consigliamo quindi di prenotare i biglietti in anticipo, meglio ancora direttamente online prima della partenza, in modo da avere la certezza della disponibilità di posti, soprattutto perchè gli orari d’ingresso sono abbastanza ridotti.
La basilica di Santa Maria Novella è aperta tutti i giorni dell’anno dalle 10:00 alle 17:00; la domenica e i giorni festivi religiosi, l’orario di apertura si riduce alle 13:00 da metà settembre a metà luglio, e alle 12:00 da luglio a metà settembre. L’ultimo ingresso coincide con la chiusura della biglietteria, un’ora prima dell’orario di chiusura.
Il tour ufficiale del complesso di Santa Maria Novella parte ogni ora, dura 50 minuti ed è disponibile in italiano, inglese, francese e spagnolo. E’ pensato per un massimo di 14 partecipanti ed è accessibile anche ai disabili. Il suo costo è di 5 euro, in aggiunta al normale prezzo del biglietto d’ingresso.
Il tour è focalizzato sulla visita della chiesa e degli ambienti esterni, e durante il percorso vi saranno spiegati tutti i dettagli, compresa la storia dell’ordine domenicano e le numerose donazioni private che permisero la realizzazione delle magnifiche opere di alcuni dei più grandi artisti del Medioevo e del Rinascimento.
In aggiunta al tour ufficiale della basilica, è possibile prendere parte ai vari tour di gruppo o privati proposti dalle guide turistiche della città, da prenotare anticipatamente in loco oppure online.
Usciti dalla visita della basilica, nella piazza omonima, ci sono diversi bar e ristoranti con tavolini all’aperto, che però non vi consigliamo poichè i prezzi sono piuttosto alti per quello che offrono. Certo è che sono l’unica opzione a disposizione per mangiare o bere con una vista splendida sulla basilica.
La basilica di Santa Maria Novella, situata nella piazza omonima, è di gran lunga il monumento di Firenze più facile da raggiungere. Chi arriva in città in treno dovrà semplicemente attraversare piazza Stazione, e in meno di 2 minuti sarà direttamente all’ingresso della chiesa. Anche chi si accinge a visitare Firenze in auto potrà parcheggiare al parcheggio sotterraneo della stazione, ed arrivare all’ingresso della chiesa in men che non si dica.
Tuttavia, la sua posizione ai margini del centro storico non le dà la fama che si merita, oscurata dagli altri monumenti più centrali come il Duomo, Palazzo Vecchio o la basilica di Santa Croce. Nonostante tutto, le distanze non sono certo proibitive: dal Duomo dista circa 10 minuti a piedi, così come da Palazzo Vecchio, mentre per arrivare da Santa Croce ci vogliono circa 15-20 minuti.
La stazione di Santa Maria Novella è la principale stazione ferroviaria di Firenze. E’ qui che partono e arrivano i treni ad alta velocità che collegano il capoluogo toscano con il resto d’Italia, ed è sempre qui che hanno origine o capolinea i numerosi treni regionali per raggiungere le altre bellezze della Toscana.
Con circa 60 milioni di passeggeri l’anno è la quarta stazione italiana per transito; il fabbricato viaggiatori attuale risale all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso, e fu costruito in stile razionale italiano di cui è considerato uno dei capolavori.
La stazione di Santa Maria Novella si affaccia sul fronte posteriore della basilica, ossia sul coro e sul campanile. Per molti fiorentini il contrasto tra le forme razionaliste della stazione e il gotico della basilica è troppo stridente, e pertanto non sempre ben accettato. Tuttavia, guardando le cose da un punto di vista turistico, il fatto che una volta scesi dal treno si possa ammirare fin da subito uno dei monumenti più belli di Firenze è un vantaggio davvero non indifferente.
La basilica di Santa Maria Novella si trova al margine nord-ovest del centro storico di Firenze, a brevissima distanza dalla stazione centrale della città, che si chiama proprio Firenze Santa Maria Novella.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.